Le Autolinee varesine pretendono biglietto digitale e ricevuta cartacea. Che coerenza

Viviamo nell’epoca digitale, un’era in cui le banche operano online e i biglietti di autobus e treni vengono emessi elettronicamente per ridurre lo spreco di carta. Le nostre vite sono subissate da applicazioni; gli abbonamenti si acquistano esclusivamente tramite Internet e l’obiettivo è rendere obsoleto l’uso di materiale cartaceo. Questa transizione verso il digitale appare come un’evoluzione positiva, soprattutto per gli ambientalisti che celebrano la salvaguardia degli alberi e l’eliminazione di biglietti di carta da portafogli e borse. Il progresso tecnologico ha penetrato ogni aspetto della nostra esistenza, nonostante i dubbi sollevati da alcuni annunci che si incontrano sui mezzi pubblici.

Ad esemplificare queste perplessità ci sono le comunicazioni delle Autolinee Varesine. Molti passeggeri abituali potrebbero non aver notato il cartello sugli autobus che informa i viaggiatori: per essere ritenuti validi durante i controlli, i titoli di viaggio IVOL  (Io viaggio ovunque in Lombardia agevolata) e IVOP (Io viaggio ovunque in Provincia) devono essere presentati insieme alla ricevuta di acquisto. Si specifica che il possesso esclusivo di una tessera magnetica ricaricabile, senza la ricevuta di pagamento, comporta la considerazione del titolo come non valido, con possibilità di multa.

Questa situazione solleva una questione: qual è lo scopo di digitalizzare l’acquisto dei biglietti e incoraggiare l’iscrizione a servizi online se, al momento del controllo, è ancora necessario esibire una ricevuta fisica?

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